L’atleta, originario di Venezia, ha vinto a Salisburgo l’edizione 2020 della 3.100 miglia, la corsa su strada più lunga al mondo. Per coprire la distanza ha impiegato 43 giorni.
L’atleta della Libertas Padova Andrea Marcato, 38 anni, originario di Dolo, domenica ha vinto a Salisburgo, in Austria, la ventiquattresima edizione della Sri Chinmoy Self-Transcendence di 3.100 miglia (4.988,83 km), certificata la gara più lunga del mondo.
Ha impiegato 43 giorni, 12 ore, 7 minuti e 25 secondi, (9’36” al km nelle 18 ore al giorno, che potevano correre – perchè potevano correre o camminare dalle 6 del mattino sino a mezzanotte ).
il quinto miglior risultato di sempre e il migliore in assoluto alla prima partecipazione. Unico italiano in al via, era partito dalla cittadina che diede i natali a Wolfgang Amadeus Mozart il 13 settembre.
Ha percorso di media 120 km al giorno, l’equivalente di quasi tre maratone, staccando i più diretti inseguitori, l’irlandese Nirbhasa Magee e l’austriaco Ushika Muchenhumer, di oltre 200 km. Laureato in lingue all’università di Padova, è il primo italiano ad iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro della gara ideata dall’insegnante spirituale, atleta e musicista di origini indiane Sri Chinmoy.
La manifestazione è iniziata il 13 settembre e il termine ultimo per completarla è il 3 novembre su un anello certificato di 1 km. Una gara per atleti resilienti con una forza fisica, ma soprattutto mentale fuori dal comune.
Fino al 2019 si è sempre disputata negli Stati Uniti d’America e quest’anno per problemi di Covid è stata spostata a Salisburgo, città ritenuta più sicura. Nel corso della prova l’atleta della Libertas Padova ha battuto tutti i primati italiani a partire da quello dei 1.500 km, stabilendo per ben due volte il nuovo record italiano sulle mille miglia, record in fase di validazione. Marcato è stato azzurro della 24 ore nel 2015 e 2016, ha partecipato al mondiale di 24 ore di Torino nel 2015. È considerato atleta di interesse nazionale dalla Federazione di ultramaratona.
La corsa è infatti stata ideata dall’insegnante spirituale e atleta Sri Chimnoy nel 1997 come oppurtunità per superare i propri limiti e raggiungere l’equilibrio interiore. “L’auto-trascendenza è l’unica cosa di cui un essere umano ha bisogno per essere veramente felice. Quindi queste gare aiutano i corridori enormemente, anche se esteriormente attraversano varie difficoltà. Alla fine, quando la gara è finita, sentono di aver realizzato qualcosa di molto significativo”. Questo il suo pensiero.