Com’è la storia dell’importante è partecipare?
“L’importante non è vincere, ma partecipare”: questa frase viene comunemente ed erroneamente attribuita al barone Pierre de Coubertin (1863-1937), il fondatore dei Giochi Olimpici moderni.
La maggior parte delle persone usa il detto del creatore delle olimpiadi per giustificare ed anticipare la propria sconfitta. Infatti spesso l’avrai sentito abbinato alla frase “L’importante non è vincere, ma partecipare”, frase che non ha nulla a che vedere con l’espressione di Pierre de Coubertin
La citazione è in realtà il risultato di una catena di rimandi e travisamenti. Fu infatti pronunciata dal barone a conclusione del banchetto di commiato tenutosi alla fine del programma atletico dei Giochi di Londra, il 24 luglio 1908 alle Grafton Galleries.
Nel suo discorso la riportò come citazione di un vescovo anglicano della Pennsylvania: «L’importante in questi Giochi non è vincere ma prendervi parte» (“The important thing in the Olympic Games is not so much the winning but taking part, for the essential thing in life is not conquering but fighting well“). Il vescovo in questione era Ethelbert Talbot, della diocesi di Bethlehem, Central Pennsylvania.
La frase era stata inserita in un’omelia per gli atleti, scritta per la V Conferenza Pan-anglicana che si era svolta a Londra, l’estate della terza Olimpiade: «I Giochi in sé valgono più delle gare e dei premi. San Paolo ci dice quanto insignificanti siano i premi… anche se uno solo si cinge d’alloro, tutti condividono la gioia di gareggiare».
Alcuni sostengono che quest’ultimo, a sua volta, abbia preso spunto da un filosofo greco, il quale disse: “L’importante non è vincere, ma partecipare con spirito vincente“.
Vuoi imparare a vincere? Interpreta nel modo corretto la frase di De Coubertin: “L’importante è partecipare perché solo partecipando avrai la possibilità di vincere”! Questa è l’interpretazione giusta. Quante persone conosci che trascorrono i loro giorni a stare sulle tribune della loro vita? Quante persone assistono passivamente al trascorrere della loro vita? Tantissime… In una partita di calcio migliaia di persone assistono dagli spalti e solo 22 giocatori sono in campo.
Correndo, gareggiando, siamo tutti vincitori 😉 😉 😉
W L’ATLETICA