La Maratona è la disciplina dell’atletica di fondo più conosciuta.
La distanza è quella di 42,195km esatti.
Non diciamo perché dato che esistono molti siti che ne parlano…
Questa distanza, per le manifestazioni FIDAL, è certa.
Al fine di verificarla, nei giorni antecedenti la gara viene misurata da personale specializzato e pagato dall’organizzazione, utilizzando una rotella📏metrica e seguendo il tragitto ottimale.
Quindi, nei casi in cui ad un runner il proprio GPS🛰️ dovesse segnare una distanza diversa dai 42,195 km convenzionali, la spiegazione è che possa aver tagliato dove non doveva, oppure non aver seguito il tragitto ottimale, o che il suo GPS🛰️ sia stato soggetto ad un limite di precisione.
Ed è sempre così.
Kipchoge ha battuto il record mondiale🌐 sulla maratona, non omologato, anche grazie al fatto che ha seguito un raggio laser colorato proiettato sul terreno da un’auto che gli ha indicato il percorso ottimale.
La distanza del percorso può essere diversa quando la manifestazione non è FIDAL, in quanto in tal caso non c’è alcun controllo obbligatorio.
I record mondiali si possono trovare qui.
Esiste la MARATONA A e la MARATONA B.
Nel primo caso il percorso ha caratteristiche che permettono di omologare gli eventuali record.
Nel secondo caso, ad esempio per un altimetria che favorisce il corridore, no.
Per l’amatore che vuole ottenere un determinato tempo tale differenza può essere poco importante, ma per i professionisti è fondamentale.
Nessun campionato può essere fatto quando si parla di MARATONA B.
Spesso vengono posti dei limiti di tempo per queste manifestazioni e non solo per liberare l’organizzazione dal dover presidiare il percorso, ma anche per evitare che partecipino persone con una preparazione improvvisata.
Il limite può arrivare anche a superare le 8 ore e se per un master delle categorie superiori, ad esempio un ottantenne, è comprensibile, non appare invece giustificabile per persone intorno ai 40 anni che arrivano a quattro zampe😓 con tempi così elevati.
Purtroppo si verifica che tali persone arrivando al traguardo in uno stato penoso, vengano premiati come eroi.
Ma tale condizione non è tenacia, non è capacità di affrontare e superare i propri limiti, è banalmente preparazione insufficiente.
La tenacia la mettono in campo tutti quelli che all’arrivo hanno cercato di dare il proprio massimo.
Quella della maratona non è una distanza da improvvisare, anche se corre da pochi anni dovrebbe pensarci.
Se uno corre da pochi mesi è meglio che rimandi l’obiettivo.
Bisogna avere una buona base e cercare di arrivare a correre almeno 36km in allenamento un mese prima della gara.
È necessario arrivare a questo obiettivo aumentando graduatamente i km percorsi.
Si potrebbe prevedere che, se una persona oggi è in grado di fare un allenamento sui 5km, per potere partecipare ad una maratona debba allenarsi per almeno sedici settimane, e seguendo un programma adeguato.
Solitamente, un programma di avvicinamento alla maratona parte quattro mesi prima.
Diverso è il caso di atleti esperti e che magari già si allenano per distanze maggiori.
Ma al di là di innumerevoli variabili, tra cui anche l’età, bisogna ribadire che comunque questa persona deve correre o fare sport simili da qualche anno e già dovrebbe correre almeno 32 km su base settimanale.
È universalmente condivisa l’opinione che per la prima maratona non bisogna cercare di dare il massimo, bensì finirla in buone condizioni, perché altrimenti può essere una sofferenza, oltre che un evento da dimenticare e da non ripetere.
Esiste una molteplicità di piani d’allenamento.
La variabile più importante è quella dei giorni settimanali richiesti, per il resto assomigliano sono tutti accomunati dal fatto di aumentare quantità (km fatti) e qualità (ripetute, variazioni, progressioni) all’avvicinarsi della gara.
Per trovare e personalizzare un piano di allenamento basta fare una semplice ricerca con un motore.

Quali sono i benefici della maratona?
- Sicuramente il miglioramento della propria salute: si perde peso, si migliora la capacità cardiovascolare rafforzando il cuore💓 e riducendo il rischio di infarti e disturbi vascolari. Si abbassa il livello del colesterolo andando a interessare principalmente il metabolismo lipidico.
- La capacità di auto motivarsi, di seguire quindi un piano di preparazione, una alimentazione adeguata e uno stile di vita consono portano una persona a migliorarsi, a migliorarsi in termini di autostima che di rispetto da parte di chi gli sta vicino.
- Come atleta, una preparazione strutturata aiuta ad imparare le basi di un allenamento scientifico e anche se stessi.
- Qualsiasi cosa che riesca a far evadere dalla routine della vita o da peggiori situazioni anche più gravose, non può che alleviare lo stress, quindi divenire cura per le tensioni emotive aumentando l’umore e la qualità della propria vita.
Devono porre molta attenzione specialmente atleti non più giovanissimi.
È una distanza che può portare sovrallenamento e a lesioni di vario tipo.
Non è per tutti, non è per chi è esposto a infortuni frequenti, per chi ha acciacchi di vario tipo.