Ecco l’atto finale: la sentenza del “Caso Canelli”
Pietro Riva, noto atleta del palcosecnico azzurro, si è inciampato ed è stato calpestato alla partenza, dalla tanta calca di gente.
Cose da pazzi insomma, come raccontato dal ns. mitico Mezzofondiere in un video proprio in diretta dalla gara: dopodichè il “mezzofondiere” racconta tutto quanto accaduto in tutta la manifestazione che non passerà certo alla storia perché ben organizzata.
È di ieri la pubblicazione sul sito della Fidal della sentenza per i fatti occorsi durante la 10 km del campionato italiano che si è disputato a Canelli l’8 settembre.
L’udienza si è celebrata il 7 gennaio, sul momento le sanzioni e le assoluzioni, la mia figura era stata tirata in ballo per la veste di speaker, per aver fornito una indicazione errata durante la serie delle allieve. L’assoluzione è stata sancita quel 7 gennaio, ieri invece sono state pubblicate le motivazioni che hanno portato alle decisioni prese. Leggere la parte che mi riguarda è stato un toccasana per l’umore e un crescendo di soddisfazione:”
“Quanto al sig. quale speaker della manifestazione, ritiene lo scrivente collegio che la sua funzione e le attività da lui espletate non palesino nessuna violazione; egli non aveva altra veste che quella di comunicare ciò che a lui veniva indicato, senza alcuna autonomia, sicchè l’erronea comunicazione dell’anticipata conclusione della competizione giovanile, allorchè avvertì la fine della gara alla fine del 2° giro, omettendo di comunicare l’ulteriore tratto previsto in più di percorso. L’assenza di qualsivoglia autonomia autorità nel gestire il proprio ruolo, meramente ripetitivo di quanto stabilito dai soggetti e organi deputati rende il sig Deandrea assolutamente non responsabile di quanto contestato; egli ha eseguito quanto a sua conoscenza, certamente pregiudicato dalla grande disorganizzazione della competizione, ma non è responsabile della scelta e delle decisioni che è andato a comunicare. Pertanto va mandato assolto da ogni contestazione”