Nella maratona completa di 42 km erano in totale 2.125 corridori mentre 4.029 si son poi uniti per la 21 km. La gara della 10K aveva 1.808 corridori mentre 670 hanno preso parte alla gara 5K. Quasi 9.000 partenti dunque per la maratona delle Filippine e fra questi anche i colori nero/arancio con la mitica FRANCESCA BERTAMINI !!!!
😎 ! La nostra atletazza FRANCESCA BERTAMINI ha onorato la mitica canotta AVCD partecipando alla Bohol Half Marathon. Con partenza alle 4 di mattina e sfidando il durissimo clima tropicale con 28 gradi e 85% di umidità ha portato a casa un onorevolissimo 29 esimo posto assoluto della classifica femminile che vedeva ben 500 atlete alla partenza.
Se siete curiosi del racconto dettagliato che ha fatto la mitica Bertuccia di questa esperienza potete leggerlo sotto oppure al seguente link :
LINK: https://www.facebook.com/francesca.bertamini
RISULTATI
Il racconto della sua esperienza :
E per la terza volta ho la fortuna di scrivere la mia avventura della mezza maratona nelle Fillippine.Siamo atterrati dopo tanto tempo nella stessa terra filippina, ma nulla è più uguale ad allora. Sono passati ben 4 anni dalla mia seconda partecipazione alla Bohol International Marathon e in questi 4 anni è cambiato il mondo e sono cambiata io. Il covid ha rivoluzionato il nostro percepire il tempo, lo spazio e la vita e il cancro ha rivoluzionato il mio fisico e fortificato la mia mente. Raccontarlo ora sembra quasi surreale… mi ritrovo qui seduta su un lettino su una spiaggia meravigliosa al calare del sole con una brezza che tempra l’umidità assurda di questo luogo, ma solo un paio di anni fa pensare di poter viaggiare verso queste mete esotiche sembrava surreale. Ci siamo adattati alle restrizioni, ai vaccini, alla sensazione che tutto può cambiare da un momento all’altro e di doman non vè certezza….Mi sono adattata al pensiero che ogni 4-6 mesi c’è un check-up di controllo e ogni sei mesi ho la sensazione di tornare indietro a quell’anno surreale della mia malattia dove ogni cosa non aveva valore se non quella di stringere i denti per rientrare in una quotidianità di benessere. La corsa mi ha aiutato in questa rinascita. Sono rinata con qualche acciacco e medicinale in più, ma soprattutto con molta più consapevolezza di cosa desidero da questa precaria ma fantastica vita.La corsa appunto. Anzi forse in maniera più ampia direi lo sport e quello che riesce a regalarmi in termini di salute mentale e fisica, perché è indescrivibile. Lo scorso anno mi sono infatti regalata una esperienza meravigliosa preparando la mia prima maratona con Arianna Bridi , la mia sorella adottiva, condividendo spensieratamente fatiche e sorrisi, tagliando quel traguardo come fosse una rivincita su tutto quello che ci rende delle disagiate DOC.
Ma sto divagando forse…Bhe… questo viaggio nelle Filippine l’ho davvero sognato e atteso tantissimo. E finalmente ad aprile abbiamo deciso che era venuto il momento di ritornarci. Ed è scattata la ricerca del volo aereo… che si è concretizzato per fortuna poco dopo. Bhe… mi sono detta… non c’è due senza tre… devo assolutamente iscrivermi alla mezza di Bohol.Bertuccia ora però sono tutti capperacci tuoi riuscire a prepararti per una gara al limite dell’impossibile in termini di temperature e umidità senza cadere nelle stesse vicessitudini delle altre due edizioni in termini di crampi e squaragnauz. L’età per fortuna mi ha insegnato che affidarsi a qualcuno che ne sa più di te è cosa buona e giusta. Nella mia vita ho avuto quindi la fortuna di incrociare due giovani persone che dello sport e della salute sono riuscite a farne la loro professione e che con tanta pazienza mi stanno seguendo.Ecco Lorenzo Brigadoi e Alberta Miori Biologa Nutrizionista hanno dovuto fare miracoli con il mio stato di disagio perenne… a parte gli scherzi… non è cosa ovvia per un allenatore e una nutrizionista avere a che fare con una quasi cinquantenne con mille problemi fisici e ‘cibeschi’ che però si sente mentalmente una ventenne e vorrebbe ancora trotterellare come una puledra!!!Ecco appunto io mi sento ancora giovane e essere affiancata dalla loro grandissima competenza, accompagnata da un modo easy e friendly di gestire i nostri rapporti mi ha aiutato tantissimo.Ok..ok… volete sapere come è andata sta mezza vero?Mi spiace ancora non è il momento… ahahahahSi perché mi piace raccontarvi un po’ del mio disagio accompagnatorio… altrimenti che racconto avventuroso è? Vi ho mai annoiato con i miei racconti? Ecco, no appunto.E intanto che scrivevo è quasi calata la sera qui a Siquijor.Però torniamo a Trento e ai mesi che hanno preceduto la partenza di fine agosto… Il periodo lavorativo più intenso e impegnativo degli ultimi anni, indubbiamente ricco di soddisfazioni, ma altrettanto faticoso. Incastrarci gli allenamenti è stato un secondo lavoro e gestire tutte le miei problematiche con il cibo in un periodo di massimo stress è stato un terzo lavoro. Intendiamoci non mi ha costretto nessuno a tutto questo lavoro.. in effetti sono un pochino staccanovista! A parte gli scherzi… lo sport è la terza pillola che prendo quotidianamente per la mia salute!Per non farmi mancare nulla a pochi giorni dalla partenza per le Filippine, in pieno scarico, una sciatalgia alla schiena/gluteo si fa risentire dopo che mi aveva colpito duramente due settimane prima della maratona. Catz… però stavolta mi metto subito a riposo e salto l’ultimo allenamento.Arrivati in terra filippina comincio a prendere confidenza con il clima… atz… è proprio dura correre qui. Suvvia dai saranno solo 21 km mi dico.Per non farmi mancare nulla pure nelle Filippine due giorni prima della gara ho un problema ad un orecchio durante una immersione, si definisce blocco inverso, cioè l’aria che è nei canali delle orecchie non riesce ad uscire quando risalendo si espande. Un dolore assurdo….tento piano piano per dieci minuti di risalire per gli ultimi 4 metri… piano piano per fortuna l’aria riesce ad uscire. Mi rimane un bel dolore e la sera mi accorgo che ho del sangue che esce dall’orecchio… Mi preoccupo un bel po’… temo una lesione al timpano e qualche bella infezione. Così il giorno dopo facciamo un bel giro per gli ospedali filippini finchè non trovo un otorino che mi visita e mi rasserena dicendomi che il timpano è a posto e mi incide e fa spurgare una sacca di sangue che si era formata e comprimeva il timpano dall’esterno. La mia prima domanda al dottore: posso correre tra qualche ora???? Ovviamente sì, altrimenti non ero qui che vi raccontavo sta storia…Pronti, attenti e via…La sera prima preparo tutto con severo rigore. Qui nelle Filippine nulla è scontato. Sono dovuta andare alla ricerca di acqua che non fosse come quella del ferro da stiro, perché qui è tutta acqua depurata da quella salina, fette biscottate senza glutine rigorosamente portate dall’Italia perché qui se chiedi qualcosa Gluten Free ti guardano come un marziano. Borracce quindi per un totale di 1,2 litri di liquidi di cui metà con Sali.La mia sfida più grande, per la quale ho lavorato seriamente per la loro gestione era quella di evitare i crampi e lo squaragnauz durante la corsa come mi era successo nelle precedenti edizioni.Si cerca di dormire qualche ora ma poi…Sveglia ore 1.40 di mattina, colazione seguendo rigorosamente le indicazioni di Alberta e via in motorino verso la partenza che per fortuna è a qualche minuto soltanto dal nostro resort.E mi tuffo nuovamente tra la gente, oltre a me penso di avere visto solamente due o tre occidentali su più di 500 persone alla partenza. Mi faccio pure un selfie con un blogger di running filippino che seguo da anni che ha un profilo su instagram!E poi viene il momento di partire: ore 4.00. Il primo km praticamente camminando… usciamo dal resort fichissimo che accoglieva la partenza e ci infiliamo sulla strada che attraversa Alona. Sgambetto tranquillamente per qualche km.. iniziando da subito a sudare tantissimo e ansimando come stessi facendo i 400 metri… Al settimo km ho già una sensazione di stanchezza mostruosa e penso pure di mollare e ritirarmi… Poi viene fuori la mia caparbietà e attitudine a sopportare la fatica e mi dico che avevo desiderato e fatto tanto per arrivare a quei 21 km che non era proprio il caso di mollare. Quindi proseguo e fatico bestialmente, mi idrato costantemente e al 10° km a bordo strada mi aspetta il mio santo marito per il cambio borracce. Mi chiede: come va? Gli rispondo… sarà durissima arrivare in fondo. Proseguo, un po’ su dei Sali e scendi e poi arrivano degli interminabili km contro un ventaccio da nord. Sudo e bevo, bevo e sudo e fatico, ma i crampi non si fanno sentire e il mio intestino è quieto. 21 km sono interminabili quando ti trascini metro dopo metro faticando mostruosamente.Bhe … sono arrivata al traguardo, sfatta ma sorridente. E chi lo toglie mai il sorriso alla Bertuccia!!!Il mio primo pensiero: la mia terza e ultima mezza nelle Filippine!Il mio secondo pensiero: Ho sete, ho sonno, ho fame!Il mio terzo pensiero: una pacca sulla spalla a me!Ultimo pensiero: mi piace vivere queste esperienze, avere degli obiettivi, percorre la strada che porta a raggiungerli e poterli raccontare con la genuinità di come li ho vissuti.Grazie di nuovo a chi mi sostiene in queste mie piccole pazzie: c’è stato il sostegno amicale, il sostegno sportivo, il sostegno nutrizionale, il sostegno amoroso e il sostegno fratellare… siete tutti arrivati con me al traguardo!Chiudo la mezza maratona più lenta di sempre in 29 esima posizione su un totale di 501 partecipanti… micca male per una vecchietta un po’ acciaccata ma sempre sorridente!!!Dalle Filippine passo e chiudo.Un bacio a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di arrivare a leggere questo racconto fino alla fine!
La vostra bertuccia sgarruppata