I bambini italiani sono troppo sedentari, facciamoli correre!
Già all’età di 6 anni, la maggioranza dei bambini trascorre oltre 2 ore davanti alla TV e pratica giochi passivi, chiusa in casa. Secondo dati ISTAT il 38% delle persone di età superiore a 3 anni, non pratica né sport né altre attività fisiche. Lo sport e l’attività fisica sono una parte essenziale della vita di milioni di italiani e della nostra società e recentemente il CIO ha indicato nell’atletica leggera la “porta dello sport”. Camminare, correre, saltare e lanciare sono attività basilari per i bambini, che le eseguono spontaneamente durante i loro giochi e attraverso queste attività il bambino scopre se stesso, il mondo che lo circonda e nel contempo svolgono una attività salutare. L’atletica leggera richiede sia capacità di coordinazione neuro-muscolare sia capacità metaboliche, che prima di una certa età non sono ancora sviluppate, per questo l’avviare il bambino e l’adolescente all’attività atletica permette uno sviluppo psico-fisico e motorio ottimale, utile per praticare qualunque attività sportiva e “guadagnare in salute”.Come ha dichiarato pochi giorni fa il presidente della Fidal Alfio Giomi in occasione del convegno “ATLETICA E’ SALUTE” la Federazione Atletica Leggera vuole stimolare il dibattito sull’importanza dell’attività atletica al servizio della promozione di stili di vita salutari soprattutto nei giovani.Per far questo la FIDAL vuole interagire con il CONI e il Ministero della Salute e Società scientifiche, per avviare progetti che pongano l’avviamento allo sport dei bambini e dei giovani, quali strumento nella lotta alla sedentarietà.
L’atletica leggera è alla base dello dello sport, chiave di volta per la salute dei più giovani e per trasmettere loro i più corretti stili di vita: convinzioni appoggiate da autorevoli medici quali il presidente della Federazione Italiana Pediatri Luigi Nigri e quello della della Società Italiana di Medicina Generale Claudio Cricelli.