Morta un’atleta colpita da un fulmine. Tragedia alla Sudtirol Ultra Skyrace
Ieri, un’atleta durante la Sudtirol Ultra Skyrace è stata colpita da un fulmine e purtroppo a nulla sono serviti i soccorsi.
La donna, una norvegese di 44 anni, era partita con gli altri concorrenti della gara alle 20 del 26 luglio, un violento temporale ha colto di sorpresa atleti e organizzatori.
L’incidente si è verificato verso le 19:15. Un gruppo di atleti stava correndo nei pressi del lago di San Pancrazio a circa 2.120 metri di altitudine quando, durante un temporale, un’atleta norvegese di 44 anni è stata colpita da un fulmine. Circa 30 minuti prima, la gara era stata interrotta a causa del maltempo e gli atleti erano stati fermati ad Antran, presso il Rifugio Punta Cervina e presso il Rifugio Kesselberg.
La tempesta si è rilevata talmente violenta che gli organizzatori hanno deciso di sospendere la competizione. La maggior parte degli atleti sono stati informati e fermati, mentre altri che si trovavano tra i sentieri hanno continuato. Tra questi l’atleta norvegese.
Alcuni atleti dietro di lei hanno visto il fulmine colpirla e la donna cadere a terra, purtroppo in quel punto il telefono non aveva linea e prima che i due runner potessero avvertire i soccorsi è trascorsa più di mezz’ora.
Inutile la corsa in ospedale a Bolzano, dove la donna è deceduta. Dopo un periodo di caldo estremo, da giovedì in Alto Adige il tempo è cambiato radicalmente con forti temporali, che hanno anche causato smottamenti e la caduta di alberi.
Questo il drammatico fatto. Purtroppo vien da dire che spesso ci si lamenta delle gare annullate, un po’ perchè si è già pagata la quota di iscrizione, un po’ perchè occorre cambiare i propri programmi, ma notizie come queste ci fanno capire che la sulla sicurezza degli atleti non si deve scendere a compromessi.
Il fatto ha voluto che la donna fosse colpita dal fulmine a gara già sospesa, ma se gli organizzatori non avessero annullato la tappa avrebbero messo a rischio la vita anche di altri runner.