Mercoledi 14 settembre 2016: Con la riunione, in Azienda, nell’ultimo weekend, si è sancito un accordo importante fra la ns. società sportiva e la nota Azienda produttrice di Serramenti per Esterni ed Interni, di Grumes nel neo Comune di Altavalle 🙂 SPONSORIZZAZIONE TRIENNALE 🙂
GRAZIE all’accordo, la famosa Azienda “SCAIAROL”, che crede nel progetto giovanile, cui è stata messa al corrente proprio dal Ns. Presidente, che ha illustrato il nuovo progetto , chiamato ” IL NUOVO SETTORE GIOVANILE AVDC ” 🙂 darà una forte mano al proseguimento dell’attività intrappresa oramai da più di 13 anni. (n.d.r. Gennaio 2003 effettivo inizio attività sportiva della mitica AVDC ) 🙂
Grande entusiasmo, quindi, fra le ns. fila , per questa risposta positiva, ad un accordo che sa di convenienza per entrambi !!!
Come più volte , detto e ribadito in tantissime occasioni, lo sponsor, per società fondate sul volontariato, non è basilare ma “fondamentale” !!
GRAZIE Scaiarol, delle fiducia accordataci !!!!!
Perchè un’Azienda dovrebbe sponsorizzare una ASD? Ci sono mille motivi ma il primo, sopra tutti gli altri, in un mondo ideale, dovrebbe essere quello di riconoscersi e promuovere i valori dello Sport: lealtà, cavalleria, amicizia, reciproca comprensione etc etc.
Si passa poi al desiderio di alcune aziende di aiutare la propria comunità, assistendo anche economicamente le squadre del proprio territorio. Non solo, molto spesso questo si unisce ad un ritorno di immagine per l’Azienda, sia a livello di branding (far conoscere il proprio marchio e la propria attività) che di marketing (il network di tifosi e degli altri sponsor potrebbe diventare fonte di nuovi ordini).
Ci sono poi vantaggi fiscali. Grazie al comma 8 dell’articolo 90 della Finanziaria 2003 le aziende che sponsorizzano i sodalizi sportivi possono considerare integralmente in deduzione (come spese pubblicitarie) le somme ad essi corrisposti senza rischi di contenzioso (fino a 200mila euro). Bisogna infatti considerare che l’esposizione di un marchio sulla divisa di una squadra, da una parte accresce la propria immagine, ma dall’altra mira ad incrementare le vendite dei prodotti commercializzati. E’ dunque presente una componente pubblicitaria e i margini di discussione sono notevoli.
Vi riportiamo integralmente il Comma 8 dell’articolo 90 ”Il corrispettivo in denari o in natura in favore di società, associazioni sportive dilettantistiche e fondazioni costituite da istituzioni scolastiche, nonché di associazioni sportive scolastiche che svolgono attività nei settori giovanili riconosciuta dalle federazioni sportive nazionali o da enti di promozione sportiva costituisce, per il soggetto erogante, fino ad un importo annuo complessivamente non superiore a 200.000 euro, spesa di pubblicità, volta alla promozione dell’immagine o dei prodotti del soggetto erogante mediante una specifica attività del beneficiario, ai sensi dell’articolo 74, comma 2, del Testo unico delle imposte sui redditi (Tuir), di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n.917.”
Per l’impresa che decide una sponsorizzazione, gli importi erogati in base al contratto e a fronte di prestazioni collegate sono da classificare in bilancio come spese di pubblicità. Si tratta di spese sostenute dall’azienda per divulgare il più possibile la conoscenza dei prodotti ed del marchio sul mercato e il trattamento fiscale previsto è quello dell’intera deducibilità, nell’anno in cui queste spese vengono sostenute oppure suddivise in quote costanti in quell’esercizio e nei quattro successivi. L’importante è che questa classificazione non venga contestata dal fisco che preferirebbe magari un posizionamento di quegli stessi importi tra le spese di rappresentanza, deducibili in misura di un terzo del loro ammontare nell’esercizio in cui sono sostenute e nei quattro successivi. Per evitare contestazioni è quindi necessario redigere uno specifico Fac-simile contratto di sponsorizzazione, dove vengano esattamente individuati gli obblighi dello sponsor e del soggetto sponsorizzato.
Ci sono infine motivi molto meno nobili che sconfinano nell’illecito penale. C’è infatti chi propone alle Aziende di versare una cifra (mettiamo 100 euro) con un regolare contratto e quindi di goderne la deducibilità, per poi restituirne una parte (a volte il 50%) in nero all’azienda stessa.
Questa pratica è abbastanza diffusa ed è uno dei primi controlli che fa il fisco. Se quindi la vostra azienda vuole fare un contratto di sponsorizzazione e pubblicità, oltre ad avere un buon contratto, deve assicurarsi che il bilancio della ASD in questione sia ben tenuto, così come la sua contabilità, in modo che durante un eventuale controllo ci siano tutte le pezze giustificative che certifichino come sono stati veramente spesi i soldi che avete versato.