Dal primo giugno il Comitato Nazionale della Fidal, nel corso del Consiglio Federale ha stabilito lo stop alle gare Fidal per chi è affiliato con un EPS, un ente di promozione sportiva. A partire dalla scadenza di tutte le convenzioni con gli Enti di promozione sportiva, prevista per il 1° giugno 2016, per partecipare a gare sotto l’egida della Federazione bisognerà essere obbligatoriamente tesserati tramite società affiliata o tramite runcard. Non ci sarà quindi nessun rinnovo della convenzione tra Fidal e EPS che in verità dubbi e incomprensioni ne aveva creati. E non è finita. Dal Primo giugno 2017 non potranno più essere organizzate gare provinciali e regionali sulla distanza della mezza maratona e della maratona ma dovranno essere inserite solo nel calendario nazionale e ciò comporterà un aumento dei costi per gli organizzatori e quindi a cascata anche delle iscrizioni). Perfetto. La Fidal decide così di prendersi tutto il banco senza rendersi conto che sul piatto c’è poco e probabilmente ci sarà sempre meno. Il movimento del running è in crescita costante e e anzichè incentivarlo semplificando la vita di chi vuole correre si decide di andare in direzione opposta. Errore su errori perchè già l’introduzione della Runcard, al posto del tesserino giornaliero per i cosiddetti podisti “liberi”, è stata un discreto flop visto che in tanti hanno così deciso di fare la tessera con gli Enti di promozione sportiva che ora vengono di fatto “eliminati”. Ma così non si va da nessuna parte: non è che si invoglia la gente a correre eliminando la concorrenza. E poi ci si chiede perchè sempre di più vanno a correre le non competitive. Già, chissà perche?
