Sabato 30 agosto 2014: Alla Ultra Trail du Mont Blanc …. Mirco Ferrazza che l’anno scorso si era guadagnato l’accesso a punti a questa gara regina delle ultra trail con i suoi 168 km e oltre 9600 mt. di dislivello, purtroppo dopo 9 ore e passa di corsa Mirco ha purtroppo dovuto dire basta.. troppo il male all’ginocchio infortunato da mesi oramai e i crampi che non permettevano le discese !!
FORZA MIRCO, CHE LO SLOGAN “MAI ZEDER” ORA VALE PIU’ DELLE ALTRE VOLTE :-))))
7500 corridori si sono lanciati nell’avventura di una delle corse del North Face® Ultra-Trail du Mont-Blanc® 2014. Le condizioni meteo hanno permesso ad ogni corsa di svolgersi sul percorso annunciato. La maggior parte dei corridori hanno potuto realizzare il proprio sogno: essere Finisher (73% di Finishers nella CCC®, 40% nell’UTMB® alle 12 di domenica, 68% nella TDS® e 92% nell’OCC®).
E’ sotto un sole splendente che gli atleti stanno continuando ad attraversare la linea del traguardo di Chamonix, fino alla barriera oraria fissata a 46 ore di gara, che scadrà questa domenica alle ore 15.30!
Ieri pomeriggio il francese François D’Haene si è concesso la doppietta nell’UTMB®, dopo una prima vittoria nel 2012. In 20h11.44 ha realizzato un record che resterà un punto di riferimento, avvicinandosi alla barra simbolica delle 20 ore di corsa.
François D’Haene spiega di avere vissuto una gara molto sfiancante e nervosa, imponendosi un ritmo di marcia sostenuto fin dall’inizio della corsa, per scoraggiare gli avversari. Ma assieme a lui tre spagnoli si sono distaccati dal gruppo : Tofol Castaner, Luis Hernando e Iker Karrera. Gli iberici hanno tentato, a turno, di far vacillare il primato del longilineo corridore francese di 28 anni, ma era difficile avanzare con i rovesci di pioggia che si abbattevano sul sentiero. Nella prima mattinata, con il ritorno di un clima asciutto e rasserenato, l’impegno di François D’Haene ha portato i suoi frutti: « Se volevo fare la differenza, era a Champex o a La Fouly che dovevo tentare. Perché il resto del tracciato rende difficile creare un distacco ».
Una strategia che ha pagato, adottata a La Fouly, quando ha allungato la falcata. I suoi avversari hanno ceduto e la vittoria si è delineata all’orizzonte per il viticoltore che da tre anni vive nel Beaujolais. Iker Karrera, visibilmente più in forze di Tofol Castaner, non ha voluto rompere il sodalizio con il compatriota, e l’ha aspettato in cima alla Flegère per attraversare la linea del traguardo mano nella mano, concludendo ex aequo.
Tra le donne, l’americana Rory Bosio, detentrice del titolo, ha conservato la corona di regina dell’UTMB® grazie a 23 ore e 23 minuti di fatica. «Nella prima parte del percorso ero molto tesa. Sotto la pioggia non mi sentivo molto bene. Ero molto stressata nei tratti fangosi, avevo paura di cadere, di scivolare». Ecco perché Rory ha giocato la carta della prudenza all’inizio della gara, rimanendo dietro le due principali avversarie, Nuria Picas (Spagna) e Nathalie Mauclair (Fancia). Eppure finirà per creare un grande distacco, arrivando a sfiorare la Top 10. Alla fine della corsa ha comunque dovuto rallentare, per concludere in 14a posizione assoluta. Quanto a Nuria Picas, ancora una volta ha interpretato il ruolo di seconda. Vincitrice di 3 Ultra quest’anno (The North Face® TransGranCanaria, Ultra-Trail® Mt Fuji, The North Face® 100 Australia), leader dell’Ultra-Trail® World Tour, la catalana non è riuscita a salire sul primo gradino del podio dell’UTMB®.
Sul terzo gradino del podio c’è una raggiante Nathalie Mauclair, che continua ad arricchire il proprio palmares dopo solamente 5 stagioni di corse. «Inizialmente mi ero iscritta alla TDS®. Poi però ho deciso di tentare una nuova sfida, per rilanciare la fine della stagione, passando all’UTMB®. Se 5 anni fa mi avessero predetto che sarei salita su un podio, non ci avrei creduto. Questo terzo posto mi rende molto felice, ho vissuto una super avventura!».